L'organizzazione e le cariche sociali

Sin dall'inizio del Palio si è dato una struttura organizzativa molto rigida e razionale, con una netta distinzione fra l'organismo che prende le decisioni (la Gran Badia) e quello che svolge mansioni più operative (la Gran Forgia).

Della Gran Badia fanno parte:

  • ël Gran Abà: il capo supremo, l'Abà degli Abà, la guida delle guide.
  • ij Gran Mansé (gli esperti): sono in numero di due e ricoprono il ruolo di principale supporto al Gran Abà.
  • ël Tesoré (il Tesoriere): gestisce la contabilità delle manifestazioni organizzate dalla Gran Badia.
  • l'Abà e due membri di ogni canton: questi tre rappresentanti di ciascun borgo assicurano la partecipazione e il coinvolgimento del territorio alle decisioni centrali e costituiscono un importante strumento di trasmissioni delle informazioni.

Alla Gran Forgia partecipano i Mansé e i delegati dei canton per risolvere i problemi organizzativi e per provvedere a tutto ciò che è necessario per la buona riuscita delle varia attività.

 

Il Grand Abà

Il primo Grand Abà è stato Camillo Brero, dal 1982 al 2001.

A Camillo si sono succeduti, per elezione, prima Giustino Cumino dal 2002 al 2004, poi Roberto Brero, figlio di Camillo dal 2005 al 2011, e dal 2012 al 2017 da Alessandra Tabarrani.

Attualmente, dal 2018, la carica è ricoperta da Roberto Brero.

 

Il Gran Mansé

Si sono succeduti negli anni, alternandosi nella carica: Roberto Brero, Remo Bertodatti, Franca Fassino, Franco Canonica, Antonio Barbieri.

 

Fregi distintivi

Il Grand Abà e i Gran Abà Passà, quando sono in rappresentanza ufficiale, si fregiano del mantel (tabarro grigio) con collo di velluto granata e bordi anteriori gialli rossi, e del medaglione con simboli del Palio, la sivera e il sale, sorretto con passamaneria giallo-rossa finemente lavorata. Anche gli Abà dei canton indossano il mantello, senza i bordi giallo-rossi, ma con lo stemma sul petto con colori del proprio borgo.